ATTUALITA TECNICA E NORMATIVA

Aggiornamento quinquennale obbligatorio dei CSP e CSE

A seguito delle numerose richieste di chiarimento pervenute alla Fondazione, sono stati rivolti specifici quesiti al Servizio Info.Sicuri dell’Area Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro della Regione Piemonte. Le risposte ora ricevute (l’ultima del 27/02/2013) consentono di fugare alcuni dubbi circa la sospensione dell’abilitazione per chi non si aggiorna nel quinquennio, le verifiche degli organi di sorveglianza e la decorrenza dei quinquenni successivi al primo.
Si riportano di seguito i quesiti e le risposte ricevute.

Quesito:
I coordinatori per la sicurezza nei cantieri CSP e CSE abilitati ex 494/96 (ante d.lgs. 81/08) che non effettuano, o completano, l’aggiornamento obbligatorio della durata complessiva di 40 ore entro il 15 maggio 2013, perderanno il titolo di abilitazione? Oppure detto titolo sarà sospeso fino a completamento delle 40 ore di aggiornamento? E, se affermativa la seconda ipotesi, nel conteggio del monte ore di aggiornamento sono considerate anche quelle svolte in un arco temporale maggiore di 5 anni?

Risposta:
Sarà sospeso sino al maturare delle 40 ore.

Quesito:
Quali sono le modalità di controllo dei requisiti per svolgere le mansioni di CSP e CSE da parte degli Enti preposti, attuali (abilitazione) e previsti (abilitazione + aggiornamento) a partire dal 15 maggio 2013?

Risposta:
Le verifiche riguardano il possesso dei titoli abilitanti (compresi gli aggiornamenti).

Quesito:
La scrivente, ing. Natalina Corigliano, chiede cortesemente chiarimenti in merito alla decorrenza del quinquennio successivo al primo dell’obbligo di aggiornamento dei CSP e CSE, di cui all’Allegato XIV del D.Lgs. 81/08, sia per coloro che hanno conseguito l’attestato di Abilitazione prima dell’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08, sia per coloro che lo hanno conseguito successivamente.

Risposta:
Il primo quinquennio decorre dall’entrata in vigore del decreto 81 per chi era già abilitato, mentre decorre dalla data di abilitazione per quelli che hanno ottenuto tale abilitazione dopo l’entrata in vigore del decreto (15 maggio 2008). Il quinquennio successivo al primo decorre dalla scadenza del primo.

Gli stessi quesiti sono stati inoltrati anche al Ministero competente per il tramite del nostro Ordine e del CNI. Al momento non è stata ricevuta alcuna risposta.

ing. Natalina Corigliano
Vicepresidente FOIT


Qual è la validità dei corsi di aggiornamento per CSP e CSE erogati in FAD?

Il “nuovo Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016”, entrato in vigore il 3 settembre 2016, relativo ai percorsi formativi per RSPP-ASPP (Responsabili e Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione), riporta all’allegato V il riepilogo dei criteri della formazione rivolta ai principali soggetti con ruoli in materia di prevenzione. In riferimento ai corsi di aggiornamento per Coordinatore Sicurezza, la tabella riassuntiva indica l’erogabilità in modalità e-learning.

È però necessario verificare che il corso risponda a quanto previsto dall’art. 98 del D.Lgs. 81/2008, e sia quindi “organizzato dalle Regioni, mediante le strutture tecniche operanti nel settore della prevenzione e della formazione professionale o, in via alternativa, dall’ISPESL, dall’INAIL, dall’Istituto italiano di medicina sociale, dagli Ordini o Collegi professionali, dalle università, dalle associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori o dagli organismi paritetici istituiti nel settore dell’edilizia”.

L’ente formatore/agenzia formativa a cui la piattaforma on-line fa capo, deve quindi essere accreditata e riconosciuta secondo le procedure della Regione di riferimento dell’ente/agenzia stessa.

Si ricorda infine quanto stabilito dall’allegato A:
punto 9: “Ai fini dell’aggiornamento per RSPP e ASPP, la partecipazione a corsi di aggiornamento per coordinatore per la sicurezza, ai sensi dell’allegato XIV del D.Lgs. 81/2008, è da ritenersi valida e viceversa”;
punto 9.1: “L’aggiornamento può essere svolto anche attraverso la partecipazione a convegni o seminari […] e non vi è alcun vincolo sul numero massimo di partecipanti”.


57mo Congresso Nazione Ordini Ingegneri d’Italia. Rimini, 12-14 settembre 2012

Noi ci siamo. Ingegneria: tutela e sviluppo.

Nella moderna cornice del Palacongressi di Rimini si svolge il 57mo Congresso Nazionale Ordini Ingegneri d’Italia.

Apre il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi con una breve introduzione storica ed artistica della città, dall’Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio al Tempio Malatestiano di Leon Battista Alberti, evidenziando il cambio d’epoca anche tecnologico che e’ in atto attualmente.

Il Presidente dell’Ordine di Rimini Marco Manfroni illustra il programma del Congresso accennando al ruolo degli ingegneri e alla loro etica professionale e specificando come siamo in presenza di cambiamenti e stiamo vivendo un momento di grande transizione “con crisi sistemica che accompagna un modello di sviluppo ormai superato”. Gli ingegneri devono riappropriarsi della propria autorevolezza sul campo. Segue l’intervento di Antonio Marzano Presidente CNEL.

A fine mattinata l’interessante relazione del Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano sottolinea la presenza di tutti i 106 Ordini d’Italia al Congresso.

Molti sono gli argomenti affrontati dal Presidente Zambrano che qui si propongono per punti salienti:

  • L’Italia e’ in un difficile passaggio che non investe per il patto di stabilita’ e questo non e’ positivo per lo sviluppo economico
  • La forza delle professioni può e deve aumentare
  • L’Innovazione risiede nella capacita di relazionarsi con gli altri enti sociali
  • Riferimento al P.A.T.
  • Richiamo all’incontro del 1 marzo (Professional Day) con 20 proposte fatte al governo alcune delle quali anche a costo zero per il rilancio dell’economia
  • Le economie nascenti hanno messo al centro del loro progetto di sviluppo gli ingegneri
  • A Roma primo il congresso europeo degli ingegneri d’Europa riuniti nel FEANI
  • Possibilità occupazionali e centralità della figura dell’ingegnere
  • Ampliare le competenze della figura dell’ingegnere con forte elasticità delle competenze
  • Riforma delle professioni di agosto: formazione obbligatoria e certificazione delle competenze
  • Gli ingegneri triennali parte importante e integrante della categoria
  • Efficienza parola d’ordine per un nuovo sistema culturale
  • Gli ingegneri sempre impegnati nella prevenzione per la tutela della sicurezza dei cittadini con proposte attive al governo
  • Nuovo codice deontologico
  • Lotta alla corruzione

Si conclude l’intervento con un lungo e intenso applauso.

Seguono oggi, giovedì 13, i lavori congressuali con al mattino due tavole rotonde sui temi di “Tutela e occupazione” e “Sviluppo e occupazione” e quindi, nel pomeriggio, i dibattiti su tutela, sviluppo e occupazione dei tre settori dell’ingegneria civile, industriale e dell’informazione.

Nel pomeriggio, ancora, nell’ambito delle Conferenza di settore si sottolineano due interventi: la riunione del Consigliere Nazionale Andrea Gianasso sul tema del nuovo codice deontologico e l’incontro del Coordinamento delle Fondazioni d’Italia presieduto dalla Fondazione di Torino alle 17,30.

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